venerdì 19 novembre 2010

Due passi...Skatenati

Passare dal mondiale Superbike alla categoria Supersport deve essere visto come un passo indietro? Luca Scassa la pensa in maniera differente.

Imola - Luca Scassa

“Ho fatto una scelta forzata ma di qualità. Tutti vedono solo MotoGP e Superbike. Sembra un passo indietro perchè non la fanno vedere in televisione, ma passare da un team privato in Superbike ad uno ufficiale in Supersport non è un passo avanti, ma due! Io ora posso provare a vincere il mondiale, sono stimoli diversi ed un pilota deve capire la strada giusta. Penso di avere le qualità e voglio dimostrarlo; se non posso metterlo in mostra diventa troppo frustrante”.


Dal team Supersonic di Danilo Soncini in Superbike al team ParkinGO Triumph BE1 nel mondiale Supersport le cose cambiano molto. Il team inglese mette a disposizione del pilota aretino un mezzo performante e in grado di arrivare molto in alto. Dopo due anni passati in squadre “satelliti” (nel 2009 approdò nel team di Lucio Pedercini su Kawasaki e poi, come scritto in precedenza, con Ducati e il Supersonic Racing Team), Luca Scassa ha la possibilità di svoltare la carriera.
Luca Scassa ha meritato l’opportunità di giocarsi un mondiale perchè in questo 2010 ha regalato grandi soddisfazioni al team di Danilo Soncini, arrivando addirittura a piazzare la Ducati 1098R privata al 4° posto in griglia di partenza ad Imola , dopo una Superpole3 bagnata e piena di emozioni. Come non citare, poi, l’entrata nella Top Ten nei circuiti di Monza, Miller, Misano Adriatico, Nurburgring, Imola e Magny Cours.
Un pilota diverso dagli altri, con una gioia che contagia e, per il 2011, con una voglia di stupire ancora, che porterà i suoi tifosi, e molti altri, a seguirlo in questa nuova avventura.
In bocca al lupo, Luca.